Il conflitto in azienda è uno dei temi caldi su cui ci confrontiamo con i nostri clienti, che spesso ci chiedono supporto su come imparare a gestire le situazioni di tensione all’interno di un team di lavoro.
Come nelle coppie e in famiglia, anche in azienda non si riesce a essere d’accordo su tutto.
Capita che ci ritroviamo a lavorare con colleghi o dipendenti con visioni molto diverse dalla nostra e, se ci aggiungiamo la quantità di tempo che passiamo in ufficio, il mix diventa esplosivo.
Ci sono delle persone che vorrebbero evitare i conflitti a tutti i costi, c’è chi non si espone perché non sopporta l’idea di litigare, ma il conflitto fa parte della natura umana e delle relazioni tra le persone, e oggi vogliamo aiutarti con qualche consiglio per gestirlo nel tuo team.
Il conflitto, infatti, non deve essere visto come una cosa negativa, anzi: è una componente che, se ben gestita, può portare crescita e sviluppo del team.
Se non impari a gestirlo bene, invece, può generare stress, insofferenza, ansia, insoddisfazione, togliere motivazione e impedire i cambiamenti. Può anche portare a conseguenze negative su di te o sui tuoi dipendenti, come l’incapacità di concentrarsi, irritabilità, disturbi fisici, mancanza di sonno.
Vediamo allora come evitare queste conseguenze e come trasformare il conflitto in un’occasione di cambiamento.
Non vi è progresso senza conflitto: questa è la legge che la civiltà ha seguito fino ai nostri giorni. (Karl Marx)

Tipi di conflitto aziendale
Prima di tutto, impara a identificare il tipo di conflitto di fronte a cui ti trovi, e a valutare come si comportano le persone coinvolte.
Semplificando, abbiamo due tipi di conflitto: il primo porta risultati positivi e miglioramenti, il secondo si avvita su se stesso e non è utile per la crescita del team. Eccoli:
– Conflitto costruttivo: le persone coinvolte riescono a trovare gli elementi che accomunano e non quelli che dividono le posizioni, perché c’è un obiettivo comune. Lo spirito è di tipo collaborativo e ognuno può esporre la propria opinione senza la paura del giudizio e ascolta gli altri con interesse.
– Conflitto distruttivo: chi si trova in questo tipo di confitto ha un atteggiamento competitivo, e cerca di avere la meglio sugli altri e non di ascoltare. Non c’è un obiettivo comune, bensì solo la volontà di avere ragione.
Una volta identificato il conflitto, come si procede? Impariamo a gestirlo in modo produttivo.

Come gestire il conflitto in azienda
Come dicevamo all’inizio, il conflitto fa parte dei rapporti umani ed è impossibile da evitare. Per questo è importante che impari a gestirlo e a disinnescarlo, se necessario, e a ricavarne la migliore delle soluzioni.
Ecco i nostri consigli per gestire il conflitto in azienda:
– Identifica la genesi del conflitto: quali sono i motivi, chi sono le persone coinvolte, eventuali pregressi irrisolti e qual è il contesto in cui si è verificato. In questo modo potrai valutarne la gravità e la natura;
– Non farti sopraffare dalle emozioni: è normale provare rabbia o irritazione, ma alzare il tiro nelle situazioni di tensione non ti porta a trovare una soluzione positiva;
– Ascolta tutte le opinioni e non liquidare quelle che non coincidono con la tua;
– Fai riunioni di gruppo dove coinvolgi le parti e dai a tutti la possibilità di esprimere il loro punto di vista;
– Sii propositivo, cerca di trovare una mediazione e di essere il più possibile imparziale;
– Rifletti prima di intervenire, ma allo stesso tempo non lasciare che le cose rimangano in sospeso per troppo tempo.
>Quanto è importante avere un team coinvolto?

Effetti positivi del conflitto in azienda
Per quanto sia complesso gestire un conflitto in un team di lavoro, non dimenticare che, se affrontato in modo imparziale e propositivo, può anche migliorare la tua attività.
Ti vogliamo salutare allora con gli effetti positivi che secondo noi possono nascere da un conflitto gestito bene:
– Rafforzare i rapporti: due persone che superano le divergenze e mediamo tra le loro opinioni diverse ne usciranno con un rapporto più solido;
– Aumentare la fiducia: se due persone risolvono un conflitto, si fideranno di più l’una dell’altra;
– Aumentare l’autostima di chi è riuscito a superare il conflitto senza farsi prendere dalla rabbia o dall’irrazionalità del momento;
– Stimolare creatività e produttività: confrontarsi su pareri diversi aiuta a vedere la stessa cosa da un’altra prospettiva, che è la base per far nascere nuove idee.
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