L’anno sta per finire e di sicuro anche tu hai dei buoni propositi per il prossimo, che siano per te e la tua vita privata, ma soprattutto per la tua azienda. La pianificazione dell’anno successivo è uno dei momenti più importanti e allo stesso tempo complessi da affrontare per un imprenditore o un libero professionista.
Se hai una piccola attività, forse ti capita di saltare questo passaggio di pianificazione strategica. Spesso, infatti, chi ha delle piccole aziende trascura l’importanza di una pianificazione a lungo temine, e spesso si affida al caso e alla fortuna, inseguendo solo le urgenze dell’ultimo minuto e sprecando così energie, investimenti e tempo.
Oggi ti vogliamo raccontare come, anche se hai un piccolo business, devi imparare a pianificare le tue attività di anno in anno.
Ricordo di aver detto al mio mentore, “Se avessi più soldi, avrei un progetto migliore”.
Egli mi rispose rapidamente, “Direi piuttosto che se tu avessi un progetto migliore, avresti più soldi”.
Vedi, non è l’importo che conta; è il progetto che conta.
(Jim Rohn)
Perché fare una pianificazione strategica
All’inizio dell’anno la tua azienda si trova ai blocchi di partenza, e tu sai che vuoi farla arrivare al traguardo con un buon risultato.
La pianificazione strategica serve a farti fare questo percorso nel modo più efficace ed efficiente possibile.
Ti facciamo un paio di esempi per farti capire meglio di cosa stiamo parlando: poniamo il caso che tu abbia un hotel. Quest’anno hai avuto cento ospiti e vuoi arrivare alla fine del 2020 con 200 prenotazioni. Quali sono le azioni che devi intraprendere per raddoppiare il numero di persone che soggiorneranno da te?
Oppure hai un bed&breakfast e hai investito nella sua ristrutturazione, aprendo anche una zona spa. Come fare per comunicare questa novità e trovare il giusto target che è interessato anche a questo servizio?
Fare un piano strategico aziendale ti aiuta a:
– stabilire le priorità su cui ti dovrai concentrare il prossimo anno;
– focalizzare le risorse e le energie;
– assicurarti che i tuoi dipendenti e collaboratori lavorino insieme per raggiungere gli obiettivi aziendali.
In poche parole, a darti una direzione precisa.
Ma come si imposta un piano strategico? Te lo spieghiamo qui sotto.
Come impostare un piano d’azione per l’anno prossimo
Per impostare correttamente la tua strategia, devi avere chiari gli obiettivi che ti prefiggi per l’anno prossimo. Sono sia obiettivi a lungo termine, ma anche obiettivi di medio termine. In parallelo ai tuoi obiettivi aziendali, devi pensare anche ai tuoi obiettivi di marketing.
Come si imposta un piano marketing
Gli obiettivi che fisserai devono seguire l’acronimo SMART (sintetici, misurabili, attuali, realizzabili, temporali), che significa che ogni obiettivo deve essere preciso, con un tempo definito, realizzabile ed attuabile con le risorse che hai a disposizione. Sulla base di questo, allocherai tempo e risorse per il loro raggiungimento.
Un’altra cosa importante è che questi obiettivi devono essere chiari a tutti quelli che lavorano con te, per raggiungerli in sinergia con tutti i reparti dell’azienda: l’allineamento di dipendenti e collaboratori ti permette di massimizzare le risorse ed evitare sprechi e perdite di tempo.
Altrettanto importante è, nell’analisi preliminare, conoscere i propri competitor e com’è il mercato di riferimento, e come il mercato e i suoi movimenti potrebbero influenzare la tua attività nei mesi a venire.
Ma la pianificazione strategica non è fatta solo di analisi preliminare, bensì di diverse fasi che arrivano fino all’analisi dei risultati. Te le elenchiamo qui.
Le fasi della pianificazione strategica
- Fase di analisi
Questa è la fase in cui prendi atto della tua condizione di partenza, e di quali sono i fattori interni ed esterni alla tua azienda che influenzano lo stato attuale delle cose.
Devi mettere nero su bianco qual è la proposta di valore del tuo brand rispetto alla concorrenza, ma anche qual è il tuo target e il suo comportamento d’acquisto (quali sono i punti di contatto tra te e i tuoi clienti? Dove ti trovano? Dove acquistano il tuo prodotto?).
Ti puoi servire di diversi strumenti di analisi della tua realtà aziendale, come ad esempio l’analisi SWOT, in cui valuti i punti di forza (Strengths), le debolezze (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats) della tua impresa .
- Fase strategica
Questa è la fase in cui stendi le linee guida della tua strategia sulla base dell’analisi preliminare che hai fatto della tua realtà. È qui che inizi a parlare dei valori che persegui, che sono alla base della tua filosofia aziendale e che dovrebbero guidare tutte le tue azioni. A questo punto identifica anche quali sono le priorità strategiche.
È in questa fase che devi definire i tuoi obiettivi di lungo termine e le metriche che userai per valutare l’efficacia delle tue azioni. - Fase operativa
In questa fase della pianificazione devi prendere il documento di strategia e capire come attuarlo in concreto. Alcune domande che ti devi fare nella fase operativa:
– Quante risorse di tempo e budget puoi allocare per raggiungere i tuoi obiettivi?
– Chi saranno le persone coinvolte?
– Come puoi rendere misurabile un obiettivo? - Fase di valutazione
Questa è una fase delicata ma spesso trascurata, ed è quella del monitoraggio dei risultati. È importante perché ti permette di valutare se gli obiettivi che ti eri dato erano corretti e attuabili con le risorse che avevi a disposizione, se hai raggiunto quello che ti aspettavi oppure devi ritarare le azioni per l’anno successivo, se c’è qualcosa da migliorare o da eliminare.
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2 risposte
“Ha migliorato il mio livello di consapevolezza e il mio livello di capacita di presentarmi in pubblico. La qualita e la professionalita dei trainer, che ci hanno allenato e ci hanno fatto superare la nostra zona di comfort, e stata fondamentale nel corso dei 2 giorni. La ritengo un’esperienza di altissimo valore. Straordinaria e stata l’opportunita di rivedersi, insieme al coach, direttamente in telecamera, per poter acquisire consapevolezza del proprio stile comunicativo e valutare i progressivi miglioramenti” . “Mi e servito per rivedere la comunicazione in un modo diverso da come lo intendo nel mio lavoro di attore. E’ stato interessante rivedere come da un altro punto di vista le strutture cambiano, pur parlando sempre dello stesso argomento. Ho apprezzato molto Il feedback immediato che ci viene dato, la metodologia e il percorso che riesce contemporaneamente a stare sulla forma e sui contenuti alternandoli “.
Grazie per le bellissime parole! Continua a seguirci per i prossimi approfondimenti 😉